Wednesday, 5 August 2015

Lo speciale menu dello Chef Kitaba

Probabilmente avete già sentito parlare di Kitaba, Luis Felipe da Costa Miguel: lo chef più giovane di Expo, 30 anni, ambasciatore della cucina angolana nel mondo.
Il suo gelato al Baobab ha spopolato in questi primi mesi dell’Esposizione.
Il ristorante al piano terra del padiglione è sempre animato a tutte le ore.  Cucina tradizionale è la sua parola d’ordine: pollo Muamba, kibeba (polpo), riso ai frutti di mare, polipo, branzino ai ferri, insalata tropicale.
I piatti dello Chef vengono dal cuore dell’Angola. Kitaba ha viaggiato nei villaggi più remoti  alla scoperta delle tradizioni autentiche e delle spezie più usate.
Il tocco personale che insaporisce i suoi piatti è la pasta di arachidi “Kitaba”, appunto, nella lingua locale.
Luis tiene una rubrica di cucina alla TV angolana; sorridente e spigliato vi mostrerà con entusiasmo le sue creazioni in un ottimo italiano imparato a Pescara, città che lo ha ospitato per 5 mesi per uno scambio culturale tra chef.

Per lui la cucina del suo Paese è “una scoperta dei sapori dei quattro angoli del mondo” , la sua missione è farla uscire dall’Angola per entrare a far parte della cultura gastronomica del mondo. 


Lo speciale menu dello Chef Kitaba



Ecco il menu che lo Chef Kitaba ha preparato durante il cooking show del 15 luglio.
Durante la serata ha deliziato i palati dei più noti giornalisti di gastronomia e food bloggers italiani servendo piatti della tradizione culinaria angolana.
Hanno predominato il pesce e la carne, immersi negli aromi delle spezie, dell’aglio e dell’okra.
La buonissima cena si è conclusa con un dolce spettacolare, che ha lasciato gli ospiti a bocca aperta.








Intervista allo Chef Kitaba

Quale colore ti fa tornare alla mente la tua terra, l’Angola?
Il verde, perché è il mio colore preferito, il colore che mi fa pensare all'Angola e alla sua meravigliosa vegetazione.

Quale sapore ti ricorda le tue origini?
La kitaba, la salsa di arachidi, che amo mangiare da sempre.

Se pensi all’Angola, qual è la prima immagine che ti viene in mente?
La Serra de Leba, una strada naturale bellissima e unica al mondo.


Parlaci delle donne della tua famiglia…

La donna più importante per me, e per la mia formazione culinaria, è stata mia madre che mi ha insegnato a cucinare.
La prima volta che abbiamo cucinato insieme mi sono divertito, poi è diventata rigorosa ed esigente e sono iniziate le discussioni tra noi. Però quando ho cominciato ad ascoltarla capendo meglio ciò che diceva e sono diventato bravo in cucina, il nostro rapporto è migliorato molto.
Anche mia nonna mi ha insegnato molto.
Quindi posso dire che le donne della mia famiglia sono state le mie bravissime insegnanti.

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