La voce di Jéssica Areias porta con sé i colori,
i ritmi, le tonalità delle sue terre: Angola, Brasile, Portogallo.
Nelle sue canzoni c’è il sapore del viaggio,
della scoperta, della contaminazione.
Jazz, Bossa Nova, Fado, MPB musica popolare del
Brasile e ritmi tradizionali angolani in un mix colorato e raffinato di suoni.
Non è solo il ritmo a farci viaggiare ma anche
la lingua; nella bellissima voce di Jéssica si incontrano infatti portoghese,
creolo e Umbundu, una delle lingue locali dell’Angola.
Quella di Jessica è anche un’operazione di
recupero linguistico di un patrimonio culturale ricchissimo che rischia di
scomparire.
Jéssica canta da quando aveva 9 anni;
trasferitasi a Lisbona ha avuto l’occasione di partecipare a “Operazione
Trionfo”, il talent show che l’ha fatta conoscere a livello internazionale.
È diventata insegnante di tecnica vocale e si è
laureata in educazione musicale alla facoltà di Arte di San Paolo. Vive
attualmente in Brasile a San Paolo dove ha partecipato al festival di Jazz
Paraty e a diversi eventi della FNAC.
Le sue radici angolane sono, per lei, la sua
casa e il suo punto di ritorno. Il titolo del suo primo album “Olisesa”
significa in portoghese “Com liçenca” “Mi scusi, con permesso”
--
Peço Licença, licença para cantar.
Aos meus antepassados, espíritos Ancestrais da minha terra,
que a força do Mar e do Fogo permitam que o meu dom, a missão da minha voz ecoe,
se cumpra e chegue a todos os cantos do mundo! --
Aos meus antepassados, espíritos Ancestrais da minha terra,
que a força do Mar e do Fogo permitam que o meu dom, a missão da minha voz ecoe,
se cumpra e chegue a todos os cantos do mundo! --
E noi “le accordiamo il permesso” con molto piacere e le auguriamo uno
straordinario successo anche in Italia.
Abbiamo parlato con Jessica e le abbiamo fatto qualche domanda
mescolando italiano, portoghese e inglese in accordo con il gusto per lo
scambio culturale.
- Potresti scegliere un colore e un sapore che descrivano ciascuno dei paesi a cui sei legata? “Per l’Angola sceglierei il rosso, il colore della casa, dell’amore, della mia terra e un sapore su tutti: l’olio di palma.
Per il Brasile scelgo l’azzurro: il colore della comunicazione, della
scoperta, della ricerca e della formazione. Di un orizzonte da inseguire. E un
sapore: il mais. Le pannocchie che vendono per la strada a San Paolo, l’odore
che si espande per la città.
Il Portogallo mi fa pensare al verde, il colore della trasformazione,
della speranza. Per esempio, il giorno in cui mi iscrissi alla facoltà di
diritto fu lo stesso in cui scoprii di essere stata selezionata per “Operazione
Trionfo” e la mia vita cambiò radicalmente. Realizzai che la musica sarebbe
stata il mio mestiere, la mia strada. Un sapore che mi fa pensare al Portogallo
è il pão com chorizo, pane e salsiccia.”
- Come nasce la mescolanza linguistica nelle tue canzoni e come mai hai pensato di cantare in Umbundu?
“È avvenuto tutto molto naturalmente. In casa
mia si sono sempre respirate varie influenze musicali tra cui quella creola,
grazie ad amici capoverdiani. È una lingua molto musicale che mi è venuto
spontaneo usare per comporre alcune mie canzoni.
La stessa cosa è avvenuto per l’Umbundu. La
parte maggiore della mia famiglia viene da Lubango nel sud dell’Angola da dove
proviene questa importante lingua locale; ho voluto fare un omaggio alla mia
terra. Ho ricercato le parole ed è stato interessante perché, per esempio, in
Umbundu non ci sono le coniugazioni, il plurale si declina di forma
completamente differente, è una lingua di contatto.
Abbiamo anche creato alcune parole o cercato
sinonimi quando non esistevano. Per esempio in Umbundu si dice “lisesa”, che
significa permesso. È una parola prestata dal portoghese. Per poter tradurre il
senso l’abbiamo ancora dovuto trasformare per aggiungere la preposizione.
“Olisesa” quindi significa con permesso. È come un territorio da esplorare e da
inventare.
Mi sento molto creativa quando sono a casa mia,
in Angola, c’è molta fluidità di pensieri e di idee. Creare mi viene naturale.
Ho scritto la maggior parte delle canzoni per quest’ album quando stavo in
Luanda per un mese.”
- Qual è il filo conduttore dell’album e quali sono le tematiche principali?
“Sono le sonorità a legare le canzoni
dell’album, le diverse influenze musicali e i percorsi di vita che mi hanno
portato a incontrarle e approfondirle.
I ritmi africani sono molto presenti nell’album,
i suoni del Djembe e dell’Atabaque.
Anche le parole scelte per le canzoni riflettono
le influenze del mio viaggio musicale, attraverso il loro suono e il loro
messaggio cerco di comunicare la mia visione del mondo.”
Le chiediamo di farci un esempio e Jéssica
intona a cappella e con una voce limpidissima queste parole:
"Canto
per stare più vicina a tutto quello che sono – perché in ogni sguardo cerco il
tono del mio dono”
- Cosa può portare la musica angolana alle altre culture?
La musica angolana porta un messaggio di
libertà, di connessione al mondo, di relazione spontanea e ricca con gli altri,
essendo molto legata alla danza. La parte ritmica è molto profonda, pulsar de coraçao. La mia è una musica
del mondo, connessa alla cultura lusofona ma parte dalla musica angolana.
- Cosa ti affascina della cultura italiana? Hai mai pensato di cantare in italiano?
Non ho mai avuto un rapporto diretto con la
cultura italiana. L’ho vissuta di riflesso grazie alla forte influenza che ha
sulla cultura brasiliana soprattutto per quanto riguarda il cibo: pasta, pizza,
pomodoro, formaggio…
Sono arrivata in Italia un po’ per caso, ma già
da questi primi giorni sento una forte connessione culturale e molta apertura.
Milano mi piace perché ha la vitalità dell’incrocio culturale che l’attraversa
pur mantenendo un’identità italiana.
C’è una canzone che ho cantato da piccola in
italiano, faceva così
Oje vita,
oje vita mia
oje core 'e chistu core…
E intoniamo “O’ sordato ‘nnammurato
“si' stata 'o primmo ammore e 'o primmo e ll'urdemo sarraje pe' me!”
Così dall’Umbundu siamo arrivate al napoletano, in perfetto stile Expo.
Jéssica Areias si esibisce sul “Palco Angola” fino il 3 giugno.
Per più informazioni sul nuovo album “Olisesa” e sulla cantante Jéssica
Areias:
Site: www.jessicaareias.com.br
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