Abbiamo
intervistato Teresa Cohen, fashion designer, in occasione della preparazione
dell'Africa Day: una donna molto bella, fiera e sorridente.
Teresa è
medico e deputato ma la creazione e la manualità sono le cose che da sempre
l'appassionano.
I suoi
lavori non sono solo accessori, ma sono vere e proprie opere d'arte che nascono
dalla voce profonda dell'Angola.
Un'artista
che non dimentica la storia di schiavitù e sofferenza del suo popolo ma ne fa
simbolo da indossare e portare sulla pelle sotto forma di collane, orecchini,
cinture e foulards.
Teresa
passa ore a lavorare con le "Missangas" le perline colorate ricavate
dalle conchiglie usate come moneta di scambio ai tempi della schiavitù.
Dalla
provincia del Cunene, vicino alla Namíbia, dove la guerra civile fu
particolarmente violenta Teresa ha studiato la composizione dei colori, delle
fantasie degli abiti tradizionali.
Ogni forma e colore ha un preciso significato.
Catene e collati tipici degli schiavi, i "Lubambos", diventano collane e cinture piene di colori.
"Sono nato con le catene al collo e nessuno me l'aveva detto. Le sento ancora."
Teresa cita le parole di questa poesia del marito scrittore Arnaldo Santos.
Ogni forma e colore ha un preciso significato.
Catene e collati tipici degli schiavi, i "Lubambos", diventano collane e cinture piene di colori.
"Sono nato con le catene al collo e nessuno me l'aveva detto. Le sento ancora."
Teresa cita le parole di questa poesia del marito scrittore Arnaldo Santos.
Il
progetto di Teresa Cohen mira ad unire scrittura e artigianato in un'unica
espressione artística.
Le sue
creazioni vogliono dare materialità e concretezza a testi letterari di autori
angolani per trasmettere lo stesso messaggio di orgoglio e consapevolezza.
Il nome della
collezione "Les belles de Sangandombes" è il titolo di una poesia che
ritrae un gruppo di donne africane intente a trasportare l'acqua nelle tipiche
ciotole portate sulla testa: le sangas.
Teresa
rielabora questa iconografia nei suoi lavori, per ricordare la difficoltà ad
accedere alle risorse naturali e il lavoro instancabile della donna.
L'artista
dà nuova forma a questi oggetti stilizzandoli e impreziosendoli.
Le
schiave, per esempio, erano costrette a portare pesanti cinture con inserti di
piombo che impedivano loro la fuga. Teresa sostituisce il piombo con l'argento
per liberare la storia di queste donne e dare valore alla loro lotta per la
libertà.
L'altro
progetto di Teresa sono i "lenços", foulards su cui stampa
illustrazioni di volumi di autori angolani, per esempio opere di Luandino
Vieira, uno scrittore importantissimo che dedicò la sua vita al popolo
angolano, alla sua battaglia, alla sua allegria e forza vitale.
Africa da
vedere, indossare, vivere, conoscere. Al bazar del nostro padiglione per tutta
la durata di Expo.
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